Viale Giulio Agricola 52 – Roma – Tel. 347.66.00.460

DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO (DAP)

Dott.ssa Sonia Frattali​

PSICOLOGIA • PSICOTERAPIA • IPNOSI

Caratteristica principale del disturbo da attacchi di panico è la sua comparsa improvvisa, senza alcun tipo di preavviso: in genere la persona ne rimane colpita mentre è intenta a svolgere le sue normali attività quotidiane. Il primo attacco di panico viene generalmente ricordato molto bene (il giorno, la situazione e perfino l’orario) e permane la paura che possa verificarsi di nuovo (ansia anticipatoria). In funzione di questa paura, la persona mette in atto dei meccanismi di evitamento delle situazioni ansiogene (sintomi fobici), che possono influenzare un’intera esistenza. Il trattamento dovrà quindi necessariamente tener conto anche di queste componenti (fobiche, ansiose e depressive) che ruotano intorno al disturbo da attacchi di panico.

Definizioni comportamentali (secondo il DSM IV)

  • Persistente paura di uno specifico oggetto o situazione che provoca la fuga
  • Sintomi di panico improvvisi che debilitano (respiro corto, sudore, battito accelerato, vertigini, tremore, difficoltà di respirazione, paura di morire, nausea) e che avvengono ripetutamente, causando un’ansia persistente per il timore di avere attacchi ulteriori
  • Paura di trovarsi in un ambiente che si ritiene possa provocare sintomi intensi di ansia e quindi si evitano tali situazioni, come stare a casa da solo, essere tra la folla, viaggiare o trovarsi in ambienti chiusi
  • Evitamento di stimoli fobici o ambienti ansiogeni con conseguente interferenza nella normale routine
  • Persistenza della paura nonostante la persona ne riconosca l’irragionevolezza

Obiettivi della terapia

  • Valutazione medica per eventuale intervento farmacologico
  • Valutazione del rischio di suicidio
  • Riduzione della frequenza ed intensità dell’ansia e della paura
  • Apprendimento delle tecniche di rilassamento e di alleviamento dell’ansia
  • Approfondimento della consapevolezza sui rapporti tra il dolore passato e l’ansia presente
  • Costruzione di una gerarchia di situazioni che evocano ansia crescente ed esposizione graduale immaginativa agli stimoli fobici (desensibilizzazione sistematica)
  • Automonitoraggio degli attacchi per identificare gli eventi scatenanti
  • Apprendimento di specifiche abilità assertive
  • Analisi del dialogo interno
  • Aumento dell’ autostima
  • Aumento della consapevolezza circa i sentimenti che sono stati ignorati o negati (decodificare il messaggio del sintomo ansioso)
  • Analisi delle relazioni intrafamiliari che possono giocare un ruolo importante nel mantenimento dei sintomi ansiosi
  • Implemento dei contatti sociali
  • Valutazione delle convinzioni disfunzionali
  • Apprendimento di tecniche di gestione dello stress
  • Ristabilire un regolare ciclo sonno-veglia
  • Psicoeducazione sul disturbo ansioso (spiegazione dei meccanismi fisiologici dell’ansia)
  • Consiglio di letture inerenti il panico (biblioterapia)
  • Riduzione dei comportamenti evitanti
  • Prevenzione delle ricadute attraverso l’insegnamento di abilità per affrontare l’ansia