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TRAINING AUTOGENO

Dott.ssa Sonia Frattali​

PSICOLOGIA • PSICOTERAPIA • IPNOSI

Le tecniche di rilassamento hanno lo scopo di ”allenare” le persone che le praticano a raggiungere in modo autonomo una distensione psichica e somatica, utile per esempio a recuperare le energie in periodi di particolare stress, a migliorare la capacità di memoria e ad acquisire una migliore presa di coscienza di sé e del proprio mondo interiore. È possibile smorzare, risolvere, eliminare sintomi disturbanti, mobilizzare attitudini interiori che non riuscivano a realizzarsi spontaneamente, smantellare resistenze che impedivano il ristabilirsi di equilibri funzionali alterati, trasferire dinamismi positivi negli strati più profondi della personalità, decondizionare situazioni patologiche anche da tempo stabilizzate.


Con il Training Autogeno il rapporto psiche-soma è colto direttamente in atto nelle sue supponibili correlazioni funzionali; con esso è forse possibile trovare i punti di contatto tra il mondo dei conflitti e il soma.


Con il termine di “Training Autogeno”, J.H.Schultz definì un metodo di autodistensione da concentrazione psichica che consente di modificare situazioni psichiche e somatiche. TRAINING significa allenamento, cioè apprendimento graduale di una serie di esercizi allo scopo di raggiungere spontaneamente delle modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività cardiaca e polmonare, dell’equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza. Il preciso e costante allenamento a tali esercizi porta a modificazioni gradatamente sempre più valide, precise e consistenti. AUTOGENO significa che si genera da sè; ciò differenzia questo metodo dall’ipnosi in cui le modificazioni somatopsichiche sono attivamente indotte dal terapeuta. Gli esercizi hanno infatti lo scopo di farci raggiungere lo stato autogeno che è una condizione di passività assoluta, priva di atti volitivi, realizzata nella indifferente contemplazione di quanto spontaneamente accade nel proprio organismo e nella propria mente.


In conseguenza dell’apprendimento di questo nuovo ed insolito atteggiamento si sviluppano spontaneamente modificazioni psichiche e somatiche di senso opposto a quelle provocate nella nostra mente e nel nostro corpo da uno stato di tensione, di ansia e di stress. Si determinano allora distensione muscolare e vascolare, rilasciamento viscerale, sensazioni di calore in tutto il corpo, regolarizzazione del respiro e del battito cardiaco, sensazione di fresco alla fronte che corrisponde a uno stato di calma, di benessere e di pace interiore.


Il Training Autogeno è costituito da due serie di esercizi: la prima, inferiore o somatica e la seconda, superiore o psichica. Nella prima la concentrazione mentale è rivolta a particolari sensazioni somatiche ed è composta da sei esercizi.

  1. L’esercizio della pesantezza è utile quando c’è il bisogno di ricaricarsi in breve tempo e per allentare la tensione psichica
  2. L’esercizio del calore trova applicazione nell’eritrofobia (paura di arrossire); nell’iperidrosi (eccessiva sudorazione delle mani, deale ascelle, dei piedi, ecc); eritemi cutanei; ipertensione; menopausa
  3. L’esercizio del respiro è efficace per tutti i disturbi respiratori di natura psico-somatica
  4. L’esercizio del cuore serve a regolarizzare la funzionalità circolatoria ed una anormale ipereccitabilità (nevrosi cardiaca)
  5. L’esercizio del plesso solare tratta tutte le turbe gastrointestinali: vomito; disfagia (difficoltà a deglutire); aerofagia (eccessiva deglutizione d’aria); meteorismo (accumulo di aria nei visceri addominali); costipazione; diarrea; gastrite e gastroduodenite; ulcera gastrica e duodenale; colon irritabile; colite ulcerosa
  6. L’ultimo esercizio, quello della fronte, serve ad intensificare la concentrazione ed a ridurre il dolore causato dalle cefalee di origine vegetativa.

Nella seconda serie di esercizi, invece, la concentrazione è rivolta a particolari rappresentazioni psichiche con la produzione di un ricco materiale di provenienza inconscia (quest’ultima può essere applicata solo da psicoterapeuti che abbiano un’approfondita esperienza delle dinamiche psicologiche). Questa tecnica, oltre ad essere rapida nei risultati e semplice nell’esecuzione, è facilmente accessibile ai pazienti; offre ad essi la possibilità di una più facile comprensione del significato espressivo dei propri organi e del significato simbolico dei propri sintomi; consente al terapeuta di vedere il proprio paziente in modo globale, non soltanto nei suoi dinamismi psicologici profondi, ma anche nei suoi meccanismi neurologici profondi. Alle tecniche di rilassamento vengono associate delle tecniche di visualizzazione, utili a rendere più incisivo il rilassamento in atto.